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Camminare è un modo di aprirsi al mondo: camminando è possibile viaggiare, conoscere posti nuovi, incontrare persone e guardare le cose con occhi diversi.

A volte un cammino può avere breve durata, basta svoltare l’angolo di casa e fare ritorno solo dopo pochi minuti; altre volte, invece, può iniziare da lontano, senza una meta precisa, oppure si può scegliere una destinazione e poi da lì aprirsi ad altre avventure. E’ quello che hanno scelto di fare i nostri amici Guy e Anna che, partiti da Marsiglia, dopo essere arrivati a Sciacca, grazie ad internet, hanno trovato e scoperto Vivere Slow. Affascinati da una proposta che avrebbe permesso loro di trascorrere un fine settimana diverso, ci hanno raggiunti carichi di aspettative. Dapprima il giro del piccolo paese, in cui hanno visitato i luoghi più rappresentativi e appreso le peculiarità storiche, linguistiche e culturali che un paese dell’entroterra siciliano può svelare; poi la cena con la grande famiglia di Vivere Slow, in cui l’atmosfera conviviale li ha fatti sentire come a casa. E per ringraziarci dell’accoglienza, del buon cibo e della bellissima compagnia, hanno voluto farci dono di due bottiglie di vino prodotto da una piccola cantina del loro territorio in Francia, quasi a voler creare un scambio tra le fragranze del vino francese e quelle del vino della nostra terra, perché ogni luogo ha le sue bellezze, bisogna solo saperle apprezzare.

Domenica 4 mattina, con zaino in spalla e bastoni da trekking in mano, Anna e Guy si sono uniti al gruppo per l’escursione che li ha condotti su, sulla cima più alta del Monte Genuardo, attraverso sentieri incantati, tra il cinguettio degli uccelli e il volo di insetti e farfalle variopinte. Un’esplosione di verde ci ha avvolti, tra rose canine profumate e il fruscio dell’acqua grondante dalle cascate e, su per i sentieri, abbiamo anche potuto scorgere quà e là qualche piccolo fungo che faceva capolino sui tronchi o in mezzo al sottobosco. A metà percorso ci siamo goduti un lauto pranzo a sacco all’ombra di maestosi alberi secolari, per proseguire poi alla volta della cima del monte Genuardo, dove abbiamo potuto godere di una vista mozzafiato su tutto il territorio circostante. Immersi nel verde, camminando, parlando di noi stessi e meditando su alcuni aspetti della vita, accompagnati dai colori e i profumi del bosco, le liane pendenti dagli alberi, le felci maestose costeggianti i sentieri, a fine giornata abbiamo raggiunto l’area di sosta dove la nostra amica Emanuela ci attendeva per ritemprare il corpo stanco con l’attività di Yoga. A fine giornata Anna e Guy ci hanno salutati, entusiasti per questo fine settimana, carichi dei ricordi che questi due giorni hanno regalato loro e anche a noi e che, solo grazie a Nino, la guida naturalistica esperta di Vivere Slow, resterà come sempre, indimenticabile. Ognuno ha fatto rirorno alla sua vita, adesso però noi abbiamo due amici in più che fanno parte della famiglia Vivere Slow.